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A.S. 35 anni, Senegal

(Testimonianza dal volontariato del Sacro Cuore, Centro Orientamento Lavoro)

 

Sono arrivata in Italia nel mese di agosto di due anni fa e prima di allora non avevo mai pensato di viaggiare senza mai poter più ritornare. Da piccola sognavo di viaggiare ma per piacere, per turismo, visitando posti nuovi ma tornando sempre a casa alla fine del viaggio. Mai avrei pensato di non tornare più nel mio Paese, nel sud del Senegal una zona molto ricca di natura; è molto bello il mio Paese. [Purtroppo dal 1981 le ingiustizie stanno aumentando sempre di più, le violenze da parte dei ribelli non finiscono anzi…o sei con loro o con il governo…ma non hai scelta da qualsiasi parte stai sempre c’è violenza perché “appartieni” alla fazione opposta. È dal 1981 che per ottenere l’indipendenza dal nord del Senegal, tanti delle tribù del sud, per attirare l’attenzione politica, se la prendono con i civili. Sono sempre loro a rimetterci, siamo sempre noi…mia madre e mio padre non ci sono più per questo motivo]. In Senegal ho lascito la mia vita, il mio lavoro, il mio negozio ma soprattutto il mio cuore: mio marito. Lui ora è a Dakar, lui è di Dakar e non vive questi problemi personalmente. Ci siamo conosciuti a Dakar, lui insegna inglese in una scuola. Subito dopo il matrimonio abbiamo vissuto nella capitale ma io volevo tornare nel sud del Paese, nella mia casa pensando che la situazione, essendo passato ormai qualche anno che mancavo da lì, fosse cambiata e invece no. Per un periodo siamo stati bene, avevo avviato anche un’attività, lavoravo anche in un Hotel ma è arrivato il giorno in cui le violenze non si sopportano più. Tra le mine anti-uomo e le minacce continue dei ribelli stavamo rischiando tanto…ritrasferiti a Dakar per me che sono originaria della zona sud era comunque pericoloso, mi avrebbero trovata e uccisa e avrebbe rischiato molto anche mio marito. Grazie ad alcune persone che mi hanno aiutata sono riuscita a venire in Italia…è difficile cominciare una vita da capo, ma devo farlo affinché un giorno possa venire qui anche mio marito. Devo ricominciare a vivere, anzi sto già ricominciando; tutto il mio passato ormai non c’è più.

 

(Testimonianza dal volontariato del Sacro Cuore, Centro Orientamento Lavoro)

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