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Il contesto familiare dei migranti in Italia

 

La questione delle famiglie dei migranti nel mondo e specialmente in Italia

è stata molto complessa negli ultimi anni…

Prima di presentare in modo breve la situazione dei migranti in Italia, ci sta a cuore a richiamare articolo 23 della famosa Dichiarazione dei Diritti Umani Universali, che pure lo Stato Italiano ha firmato, che dice: “Ogni persona ha diritto ad un livello di vita sufficiente ad assicurare la salute e il benessere suo e della sua famiglia, specialmente per quanto concerne l'alimentazione, l'abbigliamento, l'alloggio, le cure mediche e i servizi sociali necessari; ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, di malattia, d'invalidità, di vedovanza, o negli altri casi di perdita dei propri mezzi di sussistenza in seguito a circostanze indipendenti dalla sua volontà”.

 

Citazione fatta, non è stata fatta per caso, ma per suscitare una domanda molto concreta: “E’ garantito questo diritto?” Chi deve dare la risposta? Forse ognuno di noi…

Richimando ancora i documenti dello Stato Italiano nel impegno della garanzia dei diritti dei migranti, bisogna ricordare anche la Convenzione Internazionale sulla Protezione dei Diritti dei Lavoratori Migranti e dei Membri delle loro Famiglie

Un recente studio promosso da L'Iref (Istituto di Ricerche Educative e Formative), sotto il patronato di ACLI (Associazione Cristiane Lavoratori Italiani),  tratta un quadro generale dei processi di stabilizzazione delle famiglie straniere in Italia e li fa uscire dalla logica che vede l'immigrazione solo come emergenza sociale.

 

Infatti il rapporto, basato su un'indagine campionaria a livello nazionale, mette in evidenza l'ambivalenza delle condizioni di vita delle famiglie migranti: da un lato, le famiglie straniere sembrano essersi adattate in modo "spontaneo" alla società italiana; dall'altro, devono far fronte a stringenti problemi di ordine economico, lavorativo e assistenziale.

 

Al momento, nel paese sembra essere presente un gap tra insediamento e integrazione: grazie a una notevole capacità di auto-organizzazione le famiglie sono, col tempo, riuscite a migliorare le proprie condizioni di vita; ora occorre sviluppare politiche che permettano di "accorciare" la distanza che le separa dalla piena cittadinanza sociale.

 

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